Innanzitutto è importante sapere che la resina modifica il suo volume in funzione del tempo di esposizione alla luce UV, è quindi molto importante specialmente in campo dentale utilizzare un parametro di esposizione corretto, questo permetterà di utilizzare gap di tolleranza minimi nelle varie lavorazioni oltre ad avere oggetti dimensionalmente accurati. Di seguito sono riassunte le principali problematiche di una resina trattata con una esposizione non corretta.
Resina sovraesposta(esposizione troppo lunga agli UV): L’oggetto sarà integro ma allo stesso tempo sicuramente sovradimensionato e con dettagli inferiori.
Resina sottoesposta(esposizione troppo bassa agli UV): L’oggetto potrebbe avere delle parti mancanti e sarà sicuramente sottodimensionato. Alcune superfici potrebbero essere meno dettagliate.
Resina con giusto livello di esposizione: L’oggetto sarà accurato dimensionalmente e la riproduzione dei dettagli dell’STL sarà ottimale.
Chiariti questi punti possiamo iniziare con lo sviluppo del test.
Come stampare il test di calibrazione:
Posizionare il file al centro del piano di stampa e utilizzare 4 layer di base (non è importante il tempo di esposizione) , questo è molto importante per la buona riuscita della stampa.Inserire il parametro di esposizione per i layer normali che si desidera testare e procedere con lo slicer.
Come leggere i risultati del test di calibrazione:
Pulire il test con alcool isopropilico e soffiare fino a completa asciugatura . Attenzione a non utilizzare una pressione troppo elevata dell’aria, questa potrebbe staccare alcune parti molti fragili dell’oggetto.La struttura del test permette di individuare con facilità se bisogna aumentare o diminuire il tempo di esposizione o se quest’ultimo è corretto. Di seguito i diversi risultati con diversi tempi di esposizione.
Sottoesposizione:
Un tempo di esposizione basso mostrerà innanzitutto delle parti mancanti come si può notare nella scritta e nei cilindri sulla destra.
Le due figure nella cornice , quella in positivo e quella in negativo non sono continue tra di loro e mostrano uno spazio al centro.
I rettangoli e le linee in positivo hanno un volume minore dello spazio opposto in negativo e hanno gli angoli smussati
La cornice centrale dovrebbe misurare 1mm e misura invece 0.91 mm
Sovraespozione:
L’oggetto stampato è presente in tutte le sue parti che appaiono però deformate e fuse tra di loro. Le scritte non risultano ben visibili.
Le due figure nella cornice , quella in positivo e quella in negativo si sono espanse e fuse tra di esse.
I rettangoli in positivo sono molto più grandi dello spazio negativo contrapposto e in alcune zone lo spazio scompare del tutto.
La cornice centrale dovrebbe misurare 1mm invece espandedosi arriva a misurare 1.23 mm
Esposizione Corretta:
Le scritte sono ben leggibili, e sono presenti la maggior parte degli elementi che compongono il file.
NOTA BENE: anche con una corretta esposizione alcune delle parti più ardue da stampare come i clindri più piccoli sulla destra oppure le linee più sottili alle estremità potrebbero non essere presenti a stampa ultimata. Questo dipende dalla viscosità della resina, dalla risoluzione della stampante e dalla velocità di stacco del piano. Concentrati sui seguenti passaggi.
Le due figure nella cornice , quella in positivo e quella in negativo convergono perfettamente tra di loro e si toccano solo nel loro apice.
I rettangoli in positivo hanno la stessa dimensione dello spazio in negativo contrapposto ,presentano bordi nitidi e si toccano soltanto negli angoli.
La cornice centrale misura perfettamente 1mm.
Questi sono i principali passaggi da effettuare per conoscere il miglior parametro di esposizione della propria resina. Ricorda, un oggetto apparentemente stampato bene potrebbe avere dei problemi di accuratezza dimensionale, per questo è molto importante eseguire questo test. Alla fine della calibrazione sarai in grado di stampare modelli con gap per monconi e analoghi digitali di 0.03 – 0.04 mm.